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Tutto sui tartufi al cioccolato

Tartufi al Cioccolato

I tartufi al cioccolato sono dei cioccolatini con un nucleo centrale morbido, ottenuto mediante la mescolazione di cioccolato fondente, burro, uova e cacao amaro in polvere.

Solitamente la forma che gli si da è sferica o conica. Il loro nome deriva dalla somiglianza che essi hanno con i tartufi che crescono nel terreno.

Il cacao che li avvolge serve proprio a simulare il terriccio che avvolge i tuberi.

Il cioccolato prende forma

La preparazione dei tartufi al cioccolato è estremamente semplice, si ottengono facendo sciogliere il cioccolato in pezzi nella panna.

Una volta che l’impasto è diventato omogeneo, lo si lascia raffreddare fino a che non avrà una consistenza che permetta di creare le sfere. La forma sferica viene ottenuta utilizzando le mani o con l’aiuto di due cucchiaini.

Infine si passano le sfere create nel cacao amaro o in molti altri prodotti. Possiamo avvolgerli anche nel cioccolato a scaglie, nel pistacchio, nel cocco e così via.

Varietà di Tartufi

 Esistono numerose varietà di tartufi al cioccolato.

Molti esperti cioccolatieri si sono cimentati nella realizzazione e nell’ideazione di nuove e diverse tipologie di tartufi, dando vita ad una varietà che è sempre in aumento.

Le tipologie di tartufo al cioccolato più conosciute sono le seguenti:

  • Il tartufo americano: ha una forma di uovo ricoperto di cioccolato, ripieno di una miscela di cioccolato scuro o latte e, in alcuni casi, olio di cocco idrogenato. Alcune varianti del tartufo americano (tartufo Harvey) prevedono l’aggiunta di cracker in briciole e burro di arachidi
  • Il tartufo europeo: è realizzato con una base fatta di polvere di cacao, latte in polvere, grassi, e altri ingredienti di arricchimento
  • Il tartufo francese: è il classico tartufo, quello più conosciuto, realizzato con panna fresca e cioccolato fuso, avvolti poi nel cacao in polvere
  • Il tartufo svizzero: è ottenuto combinando il cioccolato fuso con una miscela bollente di panna e burro. Viene poi versato in stampi per fargli assumere la forma desiderata. In seguito viene avvolto nel cacao in polvere

Esistono tipologie di tartufi al cioccolato adatte ad ogni esigenza. Anche chi segue una dieta vegana può concedersi questo piccolo peccato di gola. Esiste una tipologia specifica ottenuta sostituendo il latte con il latte di noci e burro.

Il gusto e la qualità del tartufo dipendono principalmente dalla qualità del cioccolato utilizzato.

Non esagerare con la fantasia!

La ricetta dei tartufi è suscettibile a numerose variazioni. Si possono aggiungere liquori, frutta e numerosi altri aromi.

Se si sceglie di aromatizzarli, bisogna prestare molta attenzione agli ingredienti che si mescolano. Evitate abbinamenti improbabili.

Ad esempio, se si sceglie di utilizzare un cioccolato alla nocciola per la realizzazione dei tartufi, un ottimo liquore di abbinamento da versare nel composto è rappresentato dal Frangelico, il classico liquore alle nocciole prodotto in Piemonte.

Se si vuole una variante al caffè, bisogna aggiungere un cucchiaio di polvere di caffè all’impasto, unitamente ad un liquore al caffè. Molto indicato è il Kahlua, un liquore anglosassone che in Italia non è semplice da reperire, ma che si realizza molto facilmente con caffè, zucchero di canna, vanillina e vodka.

Discorso differente per i tartufi aromatizzati alla frutta, dove bastano due cucchiai di purea di frutta o di marmellata, senza aggiungere alcool o altri essenze particolari.

Come vanno serviti e come conservarli

I tartufi vanno serviti a temperatura ambiente.

È consigliabile conservarli in frigo e tirarli fuori pochi minuti prima di servirli, in maniera tale da fargli acquisire quella morbidezza che li contraddistingue.

A differenza del cioccolato, i tartufi possono essere tenuti tranquillamente in frigo o addirittura in freezer, per un paio di settimane.

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