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Come fare i cremini cubo a casa

Come fare i cremini cubo a casaIl cremino è un cioccolatino tipico della tradizione piemontese. Si riconosce subito per la sua forma a cubo e per i tre strati di cioccolato che lo compongono.

Il cuore di questa delizia può essere di cioccolato al limone, al caffè, alla mandorla.

Noi qui proponiamo la ricetta tradizionale: il cremino al cubo con il cuore di nocciola.

Cremini cubo, ricetta piemontese

Ingredienti

  • Cioccolato fondente: 400 grammi
  • Cioccolato al latte o bianco: 200 grammi
  • Nocciole: 150 grammi
  • Panna liquida: 50 ml

Preparazione

Preparate una pasta frullando a lungo nel mixer le nocciole senza pellicina fino a formare una crema.
Tagliate a piccoli pezzi il cioccolato fondente e fatelo sciogliere a bagnomaria.

Aggiungete 100 grammi di pasta di nocciole, mescolate bene e stendete metà composto su una teglia di 20×30 cm, foderata con carta da forno.

Formate uno strato spesso circa quattro millimetri e lasciate raffreddare in frigo per almeno mezz’ora.

Fate sciogliere a bagnomaria il cioccolato al latte, unite la rimanente pasta di nocciole e la panna e mescolate bene.

Trascorso il tempo di solidificazione del primo composto, estraete la teglia dal frigo e versate sulla superficie il cioccolato al latte.

Stendete bene a formare uno spessore di 3/5 millimetri e riponete in frigo per circa dieci minuti.

Appena il composto si sarà raffreddato, riprendente la teglia e versatevi sopra il rimanente cioccolato fondente levigando bene con l’aiuto di una spatola da cucina.

Rimettete la teglia in frigo e dopo circa quindici minuti il composto è pronto per essere tagliato in tanti cubi dalla grandezza preferita. Aggiustate i cremini su un vassoio e teneteli in frigo fino al momento di servirli.

Curiosità

Ai cremini è legato il nome della FIAT. Nel 1911 in occasione del lancio del nuovo modello Tipo 4, la casa automobilistica bandì un concorso fra i cioccolatieri d’Italia per creare un nuovo cioccolatino.

Il concorso fu vinto dalla Majani di Bologna che realizzò un cremino con quattro strati invece di tre, gli scuri erano composti di cioccolato gianduia e quelli chiari da cioccolato e pasta di mandorle.

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