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Cioccolato afrodisiaco: cosa c’è di vero e cosa di fantasia

Cioccolato afrodisiaco cosa c'è di vero e cosa di fantasiaMadame de Pompadour, Casanova, Mozart, D’Annunzio e persino il re azteco Montezuma sono solo alcuni dei personaggi storici che usavano il cioccolato come afrodisiaco.

Ma davvero il cibo degli dei esalta i poteri amorosi?

Il cioccolato e Afrodite

Si definisce afrodisiaco un cibo ritenuto capace di stimolare desiderio e provocare eccitazione sessuale.

Non a caso il termine deriva dal nome Afrodite dea greca dell’amore, della sessualità, della sensualità, della lussuria.

E il cioccolato tradizionalmente è associato all’innamoramento e alla sensualità perché racchiude nella sua voluttuosa bontà qualcosa che incanta e seduce.

Il cioccolato, soprattutto se accompagnato a un bel mazzo di rose rosse, è il dono d’amore per eccellenza. Ma basta questo per attribuire al cioccolato proprietà afrodisiache? Certo che no.

Infatti, a sostenere la tesi che il cioccolato, sempre se consumato in piccole dosi, sia un buon alleato nell’ars amatoria, ci sono diverse prove scientifiche.

Perché il cioccolato è afrodisiaco

Il cioccolato contiene, tra le altre, tre sostanze che potrebbero giustificare la fama di grande afrodisiaco che gli viene attribuita: caffeina, teobromina e feniletilamina.

La caffeina è un ottimo eccitante. La teobromina stimola i muscoli cardiaci e agisce come stimolante sul sistema nervoso centrale. La sua azione conferisce più energia, più prontezza di riflessi e concentrazione e, soprattutto, aumenta il desiderio sessuale.

Per quanto riguarda la feniletilamina, sono in tanti ad attribuire a questa sostanza buone proprietà anti-depressive.

Inoltre questo è proprio questo l’ormone che il nostro cervello produce quando ci sentiamo fortemente attratti da qualcuno.

La sua attività avrebbe come principale effetto il rilascio di dopamina, un neurotrasmettitore legato alle sensazioni di piacere che soddisfano stimoli come fame, sete e pulsione erotica.

La combinazione di queste tre sostanze oltre a regalare tanto buon umore in più, inibisce in qualche modo anche i freni inibitori rendendo mente e corpo più disponibili all’amore.

Le leggende sul cioccolato

Si narra che l’ultimo sovrano azteco Montezuma bevesse una bevanda al cacao in una coppa d’oro. Fin qui nulla di strano. Ciò che è solo frutto di fantasia è il seguito della storia, ovvero che il sovrano bevesse cinquanta tazze di cioccolato al giorno per fare l’amore con altrettante fanciulle.

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