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Cioccolato di BruCo: le origini

come è nato cioccolato di BruCoIl cioccolato di BruCo è un prodotto dolciario italiano dalle eccellenti qualità organolettiche, realizzato con grande cura e dedizione da esperti mastri cioccolatieri.

A rendere ancora più rinomato e singolare questo pregiato prodotto è la sua curiosa e interessante storia. Scopriamola insieme.

BruCo, il cioccolato di Bruna e Costantino

Ad inventare la ricetta del cioccolato di BruCo furono, intorno alla metà del Novecento, due coniugi che abitavano a Genga, località sita nel centro delle Marche.

Lei, Bruna Gibellini, era un’ostetrica, mentre suo marito, Costantino Tiranti, era falegname: entrambi svolgevano il proprio lavoro con grande passione, ma ciò non significava affatto che si trattasse di lavori poco stancanti.

Giunti a sera, i due coniugi amavano gustare del buon cioccolato impreziosito con estratto aromatico di anice e, poiché questo era per loro non solo ottimo per l’umore, ma anche un piacevole ristoro dalle fatiche quotidiane, decisero di fare di tale prodotto il proprio portafortuna.

Un giorno Fabio Lenci, nipote di Bruna e Costantino, nel traslocare alcuni mobili della casa dei nonni si ritrovò tra le mani la ricetta che descriveva la preparazione del cioccolato con l’anice.

Questa ricetta gli diede lo spunto per trasformare la propria passione per il cioccolato in una professione, fondando nel 2001, dopo un lungo periodo di sperimentazione e ricerca con alcuni collaboratori, un’azienda che producesse quel prelibato cioccolato all’anice, a cui Lenci diede il nome di cioccolato di BruCo proprio in onore dei nonni BRUna e COstantino.

Da subito venne data grande importanza sia al reperimento di cacao estremamente aromatico e pregiato, sia all’abbinamento di questo con le spezie.

A poco a poco, la curiosità di Fabio Lenci e dei suoi collaboratori riguardo all’accostamento di cacao e spezie crebbe sempre di più, favorita anche dalla conoscenza del fatto che, fin dal tempo degli Aztechi, spesso il cacao non veniva gustato da solo.

Lo scrive, tra gli altri, Juan de Cadenaz nel proprio libro Las problemas y segretos meravillos de las Indias, dal quale si evince che il cioccolato migliora notevolmente nel gusto con l’aggiunta di aromi e spezie, come cannella, vaniglia e anice.

Questo, da una parte ha confermato l’intuizione che ha portato alla realizzazione delle tavolette di cioccolato all’anice, dall’altra ha spinto Lenci e i maestri cioccolatieri della sua azienda a sperimentare l’impiego di altre spezie in abbinamento a cacao di eccellente qualità, dando origine a combinazioni originali e poco consuete.

Tutto ciò spiega perché, mentre all’inizio la produzione era limitata al solo cioccolato all’anice, oggi l’azienda del Cioccolato di BruCo vanta un’ampia gamma di prodotti in cui al cacao vengono abbinati diversi altri ingredienti particolari (come, ad esempio, peperoncino, cannella o vaniglia).

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