Troppo Dolce
Quanto pensiamo al cioccolato, la nostra mente corre in genere verso le alte montagne della Svizzera, paese che è riuscito a costruirsi una reputazione grazie ai suoi ottimi prodotti a base di cacao.
La verità è che però quasi i 2/3 del cacao viene dalla Costa d’Avorio.
Chi produce il cacao?
A produrre il cacao che poi, in forma di barrette, arriva sulle nostra tavole, sono tanti piccoli produttori, che in genere controllano appezzamenti di terra tra l’uno e i tre ettari.
Il frutto, una volta maturo, viene raccolto in quella che è una sorta di festa che ricorda le nostre vendemmie, per un frutto che a quelle latitudini è qualcosa che oltre a regala gusto, regala anche la vita.
Il mercato
Una volta raccolto il cacao raggiunge le case municipali, dove gli esportatori, in contatto con i mercati di mezzo mondo, smerciano il vero oro nero dell’Africa occidentale. La Costa d’Avorio, insieme con gli altri paesi limitrofi, copre i due terzi del fabbisogno mondiale, con il suo milione e mezzo di tonnellate prodotte ogni anno.
Il problema con la schiavitù
Negli ultimi anni si è giustamente cominciato a parlare dei problemi relativi alla schiavitù. Per raccogliere i frutti del cacao infatti si utilizza in parte mano d’opera raccolta con false promesse e poi costretta a lavorare fino a 100 ore a settimana, generalmente pescando dalle sacche più povere del continente africano.
Il problema è affrontato dai migliori produttori, che certificano la provenienza del loro cacao.
Se volete essere consumatori consapevoli documentatevi sulla filiera produttiva del vostro produttore preferito, e in caso vi venga offerto un prospetto informativo non all’altezza, protestate. Ne vale la pena, è in gioco la libertà di milioni di persone.
